Si svolgerà alla stazione Leopolda di Firenze da Sabato 27 a Lunedì 29 Novembre la terza edizione di Vinoè, la riuscita manifestazione organizzata dalla FISAR dedicata alle eccellenze enologiche italiane. Aperto sia ai winelovers sia agli operatori del settore presenta un ricco programma di degustazioni, incontri, tavole rotonde e cooking show. Sono circa 600 le etichette in degustazione per il banco d’assaggio. Novità dell’edizione 2018 è il premio Vinoè, una competizione tra gli espositori che dovranno presentare la loro migliore bottiglia. Le bottiglie vincenti saranno premiate nella giornata di Sabato 27 e potranno essere degustate dal pubblico.
news
Vinitaly 2018
Mancano ormai pochi giorni all’apertura della più importante manifestazione enologica che si svolge in Italia, un evento che coinvolge sia gli addetti ai lavori, sia gli appassionati e che ogni anno propone sempre qualcosa di nuovo. Non solo vino, perché all’interno del Vinitaly si svolge anche Sol & Agrifood che è la rassegna internazionale dell’agroalimentare ed Enolitech che invece è dedicato alla tecnologia applicata alla filiera del vino e dell’olio. Tra le principali novità della manifestazione c’è il nuovo catalogo on-line consultabile anche tramite smartphone, un vero portale interattivo dove è possibile trovare le informazioni che riguardano le oltre 4000 cantine espositrici.Un’altra novità riguarda l’area espositiva delle aziende straniere che avrà uno spazio autonomo dal nome International Wine Hall. Il padiglione n°8 invece è lo spazio dedicato al vino biologico e naturale e alla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. Molte infine le degustazioni in programma sia sui vini Italiani che internazionali. Confermato e ampliato Vinitaly and the city con iniziative enogastronomiche che coinvolgono sia la città sia il territorio limitrofo.Un’appuntamento assolutamente da non mancare.
Wine&Siena 2018
Si è svolta Sabato 27 e Domenica 28 Gennaio la terza edizione di Wine & Siena, un evento dedicato alle eccellenze vitivinicole e culinarie che ha avuto un grosso successo di pubblico. Sono state due giornate ricche di appuntamenti immersi nelle suggestive location di Palazzo Salimbeni sede del Monte dei Paschi, il Grand Hotel Continental e il Palazzo Comunale dove si potevano assaggiare circa 500 vini proposti da 160 aziende provenienti da 15 regioni Italiane, oltre a Austria e Francia. Oltre al banco di assaggio c’era la possibilità di partecipare a Percorsi gastronomici, convegni e showcooking, direi una formula azzeccata confermata da un grosso successo di pubblico con oltre 3000 accessi e la presenza di molti operatori del settore.
Brunello di Montalcino 2010
Al Benvenuto Brunello 2015 è stata presentata la tanto decantata annata 2010 che viene considerata da molti come una delle annate più grandi degli ultimi trent’anni. Circa centoquaranta etichette in assaggio del Brunello di Montalcino 2010, io ne ho assaggiate una quarantina sufficienti comunque per permettermi di capire il valore dei vini prodotti in questa vendemmia. Sicuramente è un’annata molto bella. I vini assaggiati nella maggior parte si presentano con una complessità olfattiva ottima, un buon corpo. Al gusto invece mettono in evidenza una freschezza acida e un tannino ancora da smorzare. Vini destinati ad affinarsi nel tempo e sicuramente i migliore potranno maturare per molti anni raggiungendo l’eleganza tipica del Sangiovese prodotto a Montalcino.
Il nervo trigemino ci fà apprezzare il vino affinato in legno
Le sensazioni che percepiamo in un vino sono molte ma non tutte vengono percepite dai nostri sensi, per esempio i sentori legati all’affinamento in legno vengono percepiti dal nervo trigemino ( responsabile anche della percezione della temperatura e del dolore). A scoprirlo sono stati un gruppo di scenziati della Ruhr-Universitata Bochum ( Germania ) guidato da Hanns Hatt, che ha pubblicato un nuovo studio sulla rivista Chemical Senses.
Ma come sono arrivati a questa conclusione? Hanno dimostrato che pazienti con nervi del gusto danneggiati e incapaci di far sentire i cinque sapori di base ( Dolce, salato, acido, Amaro e Umami ) riuscivano ancora a percepire il sentore tipico dei vini invecchiati in botte sulle loro lingue.
Invece , nel caso in cui il nervo trigemino venga danneggiato, come è stato ricreato su cellule di topi in coltura, il sentore del legno non veniva percepito.
L’odore che blocca l’olfatto
Sarà purtroppo capitato a molti di pronunciare la frase ” sa di tappo” e di dover poi buttare via la bottiglia di vino. Ormai è accertato da tempo che la sostanza chimica responsabile di questo difetto si chiama tricloroanisolo ( TCA ). Si è sempre pensato che questa molecola si comportasse come tutte le altre e che il suo cattivo odore derivasse dalla capacità di questa molecola di stimolare determinati recettori del nostro olfatto, ma secondo uno studio affettuato dall’università di Osaka e pubblicato sulla rivista Procedings of the American Academy of Sciences, questa sgradevole sensazione è il risultato di una specie di anestesia del nostro senso dell’olfatto.Non viene stimolato nessun odore specifico, ma al contrario il TCA ha il potere di bloccare temporaneamente il funzionamento del nostro olfatto.La sensazione sgradevole è data dalla reazione che il nostro cervello ha difronte all’improvvisa assanza di stimoli. Tutte le cellule olfattive testate, oltre cento, sono state inibite dal TCA anche a concentrazioni molto basse. La sostanza assorbita dalla membrana lipidica della cellula olfattiva riesce ad interferire con il funzionamento dei canali ionici che, quando non sono in grado di funzionare bene, bloccano l’invio dei messaggi al cervello.