E’ uscito da poco in libreria “Crimini d’annata – Le frodi nella storia del vino” di Rebecca Gibb MW, un libro originale e affascinante che indaga con intelligenza e ironia il mondo delle frodi vitivinicole, un tema tanto antico quanto il vino stesso. Con uno stile scorrevole e coinvolgente, l’autrice porta alla luce un universo di inganni, contraffazioni e personaggi controversi, intrecciando storia, enologia e investigazione.
Dal dolcificante tossico dell’antica Roma alle bottiglie contraffatte che hanno fatto scandalo nel mondo moderno, Rebecca Gibb esplora come le frodi abbiano influenzato l’enologia e il nostro rapporto con il vino. Il libro non si limita a raccontare aneddoti curiosi o scioccanti, ma pone domande profonde: cosa rende un vino autentico? Perché lo beviamo davvero?
“Crimini d’annata” ci accompagna in un viaggio tra truffatori ingegnosi e figure meno conosciute che hanno lottato per preservare l’onestà e la qualità nel mondo del vino. Da scrupolosi commercianti a scienziati rivoluzionari, questi protagonisti rappresentano il lato positivo di un settore che troppo spesso si trova a confrontarsi con un lato oscuro.