Chianina e Syrah 2023

Chianina & Syrah: oltre 40 cantine, 50 chef e 12 Stelle Michelin. A Cortona il festival del buon vivere dal 17 al 19 marzo

La città di Cortona è pronta ad accogliere la sesta edizione di «Chianina & Syrah», il festival del buon vivere torna dal 17 al 19 marzo. Una tre giorni di appuntamenti culinari, meeting, incontri culturali, musica, masterclass, dimostrazioni di cucina, presentazione di attività artigianali legate all’enogastronomia, cene di gala con la partecipazione di grandi nomi della cucina italiana. L’evento, ideato e organizzato da Terretrusche Events, voluto e sostenuto dal Comune di Cortona con la collaborazione di Cortona Sviluppo, rinnova il sodalizio e la partnership con il Consorzio Vini di Cortona ed ha come obiettivo quello di presentare il «buon vivere» in Toscana, in una città come Cortona, già sede di tanti eventi di successo legati all’enogastronomia.

I numeri di Chianina e Syrah 2023 sono già una garanzia: oltre 40 cantine, 50 chef di cui 12 stellati, pastrychef, artigiani, sommelier, maestri gelatieri, giornalisti di importanti testate e tv nazionali, ospiti speciali come Fausto Arrighi ex direttore Guida Michelin, Annamaria Farina, Francesca Mortaro, La Nazionale italiana Macellai.

«Sarà un Festival dedicato al bello e al buono nella nostra terra: Toscana terra di cultura, la Valdichiana terra di Chianina, Cortona terra di Syrah” – dichiara Vittorio Camorri di Terretrusche Events – una celebrazione per chiunque creda nella bellezza di questo animale, nella qualità di questo vino e in quella radicata cultura contadina di cui è tanto ricco il nostro territorio. Sarà ancora una volta un incontro tra i migliori produttori, chef e appassionati di enogastronomia e Cortona sarà il centro dell’alta cucina italiana». «Con Chianina & Syrah la nostra città accoglie appassionati e professionisti di livello internazionale – dichiara il sindaco di Cortona Luciano Meoni – l’occasione data da questo festival è quella di promuovere tutto il nostro territorio ad una platea di addetti ai lavori di alto livello. Per questa ragione l’Amministrazione comunale accresce il proprio impegno, pensiamo che questo appuntamento sia una vetrina per tante realtà locali. Apprezziamo anche la novità dell’iniziativa dedicata ai piccoli chef per una sana alimentazione». «Chianina & Syrah quest’anno si arricchisce con l’Aglione della Valdichiana, questo festival celebra sempre di più il buono del nostro territorio – dichiara Paolo Rossi, assessore all’Agricoltura e alle Attività Produttive di Cortona– in un contesto economico non facile abbiamo il compito di ripartire dai fondamentali ed esaltarli, crediamo che questo appuntamento possa essere un’occasione per Cortona e per le sue aziende».

Il festival vuol rendere questo evento motore di innovazione e mezzo di attrazione verso il mondo del vino nazionale ed internazionale con una tre giorni che partirà con un un simposio dal tema attuale «Syrah e cambiamenti climatici, strategie di adattamento ed effetti sulla produzione».«Sveleremo nei prossimi giorni gli ospiti che accanto ai produttori cortonesi animeranno la manifestazione – dichiara Stefano Amerighi presidente del Consorzio Cortona Vini – dagli ospiti della ‘Nouvelle vague’ del Rodano Come Cave de l’Iseran e Vindiou alle icone come Hervé Souhaut, Pierre Gonon Voge, Chapotier, Cyril Courvoisier, Couchet- Beliando, fino alle migliori espressioni del panorama enologico nazionale. Mai come quest’anno c’è stata una corsa ad iscriversi a quello che qualcuno definisce già l’evento unico nel suo genere sul nostro vitigno del cuore».

Chianina & Syrah vuole così esaltare il valore delle produzioni locali e in particolare della pregiata razza Chianina, del vino Syrah e dell’Aglione della Valdichiana; creare momenti di contaminazione tra grandi nomi della cucina italiana e ristoratori locali; diffondere una cultura del «buon vivere» in terra di Toscana al fine di incrementare i flussi turistici in periodi fuori stagione; diffondere la cultura del bello e del buono utilizzando location di prestigio solitamente non adibite ad eventi enogastronomici; creare una rete di operatori dell’enogastronomia che condivida la filosofia della tracciabilità e dell’utilizzo di prodotti della filiera corta, infine coinvolgere i giovani per una educazione alimentare basata su una cucina sana e legata alle produzioni locali e stagionali.

Gli chef di Cortona e della Valdichiana accoglieranno gli chef stellati Umberto De Martino, Cristiano Tomei, Enrico Mazzaroni, Iside De Cesare, Silvia Baracchi, Alessandro Ferrarini, Marcello Corrado, Enrico Mazzaroni, Giuseppe Aversa, Marcello Corrado la pastry chef Loretta Fanella, il pasticcere Stefano Lorenzoni e gli chef Mario Comitale, Paolo Paciaroni, Vincenzo Cutolo, Andrea Campani, Matteo San Giovanni, Salvatore Vuolo, Emilio Signori, Catia Ciofo, Emiliano Rossi, Maria Luisa Lovari, Keoma Franceschi e i maestri gelatieri Stefano Cecconi e Sergio Dondoli.

IL PROGRAMMA 

VENERDÌ 17 MARZO

ORE 10 – CENTRO CONVEGNI SANT’AGOSTINO

Simposio Internazionale “Cortona Terra di Syrah”
Con un comitato scientifico che coinvolge università, mondo della ricerca e della consulenza, abbiamo strutturato un evento che possa diventare punto di riferimento per tutti i produttori, i professionisti,  la stampa specializzata e tutti  gli appassionati  che amano e lavorano con questo vitigno. Un momento di riflessione e studio sulla Syrah.

Dalle 15 alle 19 “Sarà Syrah “
Anteprima dei Syrah che saranno messi in commercio quest’anno sia della Cortona doc che degli altri syrah d’Italia

Ore 20,15 – TEATRO SIGNORELLI
Cena dell’Anteprima stellata con i produttori, la stampa ed i graditi ospiti.
Consegna dei Premi

“Cortona, Terra di Syrah 2023” ad Albiera Antinori

Conferimento Premio “Buon Vivere, Città di Cortona per la Cucina 2023” allo chef neostellato Enrico Mazzaroni

SABATO 18 MARZO

DALLE 11 ALLE 18 – CENTRO CONVEGNI SANT’AGOSTINO

Un Morso&Sorso

Banco degli assaggi aperto al pubblico, con i vini dei produttori di Syrah di Cortona e degli altri vignaioli d’Italia e del Rodano abbinati ai piatti proposti dai ristoranti di Cortona e dagli chef ospiti

Masterclass di rinomati sommelier nazionali, giornalisti specializzati sul vino Syrah, tra cui testate come Gambero Rosso, Chianina Experince con degustazione di chianina IGP alla riglia, Hamburger Mania, Talk, Quinto Quarto Experience con Leonardo Trippini, il Trippaio di Gavinana e Talk con giornalisti ed esperti, cooking show.

Ore 20,15 – TEATRO SIGNORELLI

Cena di Gala stellata con i grandi di chef dell’alta cucina italiana, sommelier, i grandi Syrah, ed ospiti illustri nel magnifico scenario del Teatro Signorelli

Consegna dei Premi

Conferimento Premio “Buon Vivere, Città di Cortona per la Comunicazione  2023” a Francesca Mortaro di Mediaset  per l’impegno profuso nel comunicare il valore della manifestazione e per aver contribuito alla sua crescita attraverso il servizio televisivo sulle reti Mediaset all’interno del Mag di Studio Aperto.

DOMENICA 19 MARZO

DALLE 11 ALLE 18 – CENTRO CONVEGNI SANT’AGOSTINO

Un Morso&Sorso

Banco degli assaggi aperto al pubblico, con i produttori di Syrah di Cortona e gli altri ospiti d’Italia e del Rodano abbinate ai piatti proposti dai ristoranti di Cortona e dagli chef ospiti

Masterclass di rinomati sommelier nazionali, giornalisti specializzati sul vino Syrah, tra cui testate come Gambero Rosso, Chianina Experince con degustazione di chianina IGP alla griglia, Hamburger Mania, Quinto Quarto Experience,  Talk con giornalisti ed esperti, cooking show.

Chianini e Piccini  

Per la prima volta una sezione dedicata ai più piccoli con laboratori di cucina con la banda dei Piccoli Chef, Chef Shady oltre che i maestri gelatieri Stefano Cecconi e Sergio Dondoli. I bambini impareranno così a mangiar bene e sano, a cucinare e sporcarsi mani e grembiuli.

Ore 18,30 Festa Finale con il carro dei buoi chianini

Informazioni sul sito: www.chianinaesyrah.com

Apre la Slow wine fair 2023

Si apre la Slow Wine Fair! 

Domenica 26 inaugura, a BolognaFiere,  

la fiera internazionale del vino buono, pulito e giusto

È pronta al via la seconda edizione della Slow Wine Fair, la fiera internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto in programma a BolognaFiere da domenica 26 a martedì 28 febbraio.  

Professionisti del settore e appassionati troveranno ad attenderli circa 750 cantine italiane e internazionali (da 21 Paesi), per un totale di oltre 3.000 etichette in degustazione. Ma non solo.  

L’evento organizzato da BolognaFiere e Sana, con la direzione artistica di Slow Food, ha in serbo anche un ricco programma di masterclass, per esplorare le regioni vitivinicole dalla Francia al Caucaso, fino alla Cina biodinamica, e un’agenda di conferenzeper fare il punto sui grandi temi di attualità legati al vino. Senza contare la terza edizione della Fiera dell’Amaro d’Italia

Ad aprire la Slow Wine Fair, sarà l’incontro inauguraledal titolo “ll futuro del vino è buono, pulito e giusto”, in calendario domenica 26 febbraio, alle ore 11, presso la Slow Wine Arena – Reale Mutua (padiglione 20).  

Interverranno Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere, Matteo Lepore, Sindaco di Bologna, Alessio Mammi, Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Brunella Saccone, Dirigente dell’Ufficio Agroalimentare e Vini, Agenzia ICE, Barbara Nappini, Presidente di Slow Food Italia, Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio, Pau Moragas Bouyat, Vignaiolo presso L’Olivera (Spagna), e Sabiha Apayd?n Gönenli, Portavoce della comunità Slow Food “Heritage Vines of Turkey” e sommelier del ristorante Mikla (Turchia).  

Le masterclass, tra iconiche denominazioni, etichette straniere e amari stravaganti 

Otto appuntamenti di approfondimento e degustazione in cui conoscere i vini della Slow Wine Coalition, la rete internazionale, inclusiva e collaborativa che riunisce i protagonisti della filiera del vino, degustare i grandi vini rossi e bianchi di Francia importati in esclusiva da Tannico, ripercorrere annate importanti per la storia del vino italiano, come quella del 2010, attraverso rinomate etichette di Barolo, Amarone e Brunello, ma anche esplorare l’affascinante mondo degli amari – grande novità di questa seconda edizione –, con prodotti artigianali che esaltano i Presìdi Slow Food e le materie prime del territorio.  

Domenica 26, in particolare, si svolgeranno le masterclass “Caucaso: la culla della viticoltura”, “2010: la vendemmia perfetta” e “I grandi bianchi e rossi di Francia”. 

Scopri qui il programma completo. 

La Fiera dell’Amaro d’Italia 

Promossa da Amaroteca e dall’Associazione Nazionale Amaro d’Italia, la III edizione della Fiera dell’Amaro d’Italia si terrà nell’ambito della Slow Wine Fair, dove avrà un’area dedicata.  

Aziende di primo piano esporranno i propri amari e organizzeranno masterclass per raccontarne la produzione. Il pubblico potrà così approfondire la propria conoscenza dell’amaro, un prodotto tipico italiano per eccellenza, con una lunga tradizione, legata a ingredienti e ricette del territorio, e pressoché introvabile all’estero. 

Le conferenze 

Dall’America Latina alla Croazia, dalla Cina agli Stati Uniti, passando per i preziosi contributi dei partner dell’evento, nella Slow Wine Arena – Reale Mutua i membri della Slow Wine Coalition, i professionisti del settore e gli appassionati si confronteranno sul fermento che caratterizza il mondo della viticoltura internazionale. 

Verranno approfonditi alcuni, grandi temi di attualità legati al vino – dalla crisi climatica alla tutela del paesaggio, dalle contaminazioni accidentali dei prodotti fitosanitari in agricoltura alla comunicazione del vino tra revisione Ocm e istanze salutiste –, si discuterà di nuovi progetti e i membri della Slow Wine Coalition racconteranno al pubblico le proprie esperienze. 

Domenica 26 sono in programma le conferenze “Vino e comunità: insieme siamo più forti”, “Vino e paesaggio: bellezza e cura” e “Il vino come cultura”. 

Nuova sede per il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti

La 12ª edizione dell’evento organizzato dalla FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti si svolgerà a BolognaFiere nel tradizionale ultimo week-end di novembre. Il Presidente FIVI Cesconi: «Spazi diversi, stessa filosofia: il Mercato è la festa delle Vignaiole e dei Vignaioli italiani, un momento di incontro tra produttori, pubblico e operatori, unico nel suo genere».

Giunto alla sua 12ª edizione, il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti cambia sede, ma non filosofia: l’evento organizzato dalla FIVI dà appuntamento ad appassionati e operatori del settore dal 25 al 27 novembre 2023 a BolognaFiere, per ricreare all’interno di un nuovo spazio lo spirito che da sempre contraddistingue questa manifestazione.

«Quando parliamo del Mercato dei Vini, ci piace partire sempre da un assunto: non è una semplice fiera, ma la festa dei Vignaioli e delle Vignaiole, un momento di incontro tra produttori, pubblico e operatori, unico nel suo genere», spiega Lorenzo Cesconi, Presidente FIVI. «Vogliamo innanzitutto ringraziare Piacenza Expo per aver percorso con noi questo primo importante pezzo di strada: se il Mercato dei Vini è diventato un evento di successo è anche merito di chi ci ha creduto fin dal principio. Ma il Mercato negli anni è cresciuto in modo costante e naturale, quasi di pari passo con la crescita di FIVI, nei numeri e nel riconoscimento: nel 2022 abbiamo raggiunto il massimo, in termini di partecipazione di espositori e di pubblico, e quindi era inevitabile cominciare a immaginare soluzioni nuove e nuovi spazi, mantenendo però la filosofia originale. Il Consiglio Direttivo della FIVI ha studiato a lungo, si è confrontato in modo aperto e ha infine scelto la nuova sede del Mercato all’unanimità, come nel migliore spirito della nostra associazione, fatta di Vignaioli per i Vignaioli».

Sono ormai più di 1.500 le aziende associate alla FIVI, e ben 870 avevano partecipato all’edizione 2022, oltre 200 in più rispetto all’edizione 2021: un ritmo di crescita costante che ha imposto una valutazione attenta delle diverse opzioni, per arrivare infine a individuare in BolognaFiere lo spazio e il partner giusto per portare avanti e sviluppare il principale evento associativo. 

Il Presidente di BolognaFiere, Gianpiero Calzolari: «Siamo felici di accogliere nei padiglioni di BolognaFiere il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti e siamo certi di poter offrire a FIVI nuove opportunità di crescita di questo importante evento. BolognaFiere con Slow Wine Fair, Marca, Sana e questa nuova manifestazione che entra a far parte del nostro calendario fieristico, si afferma sempre di più come polo espositivo leader nell’agroalimentare».

Nei prossimi mesi sarà comunicato il programma dell’evento, che – pur con molte novità – nel format rimarrà del tutto simile a quanto consolidato in questi anni: una mostra-mercato di tre giorni (sabato, domenica e lunedì) con centinaia di Vignaioli da tutta Italia, disposti in ordine casuale secondo sorteggio sugli oltre 20mila metri quadri dei padiglioni 29 e 30 di Bologna Fiere, con uno spazio dedicato agli artigiani del cibo al padiglione 28, senza dimenticare i partner di FIVI. Pur con il cambio di sede, per espositori e pubblico sono confermati i costi dell’edizione 2022, per garantire in modo tangibile l’inclusività di un evento che, guardando al futuro, mantiene salde le radici su cui è cresciuto nel tempo.

Vinitaly Roadshow

Vinitaly e il vino italiano in primo piano con un roadshow globale realizzato in collaborazione con il sistema paese. Dal 19 gennaio al 23 febbraio prossimi, la principale manifestazione al mondo del prodotto enologico tricolore approderà in 9 Paesi (12 città, 13 tappe in 3 continenti: Europa, Asia e Nord America) che rappresentano complessivamente i due terzi del totale delle esportazioni di vino del Belpaese.

«É un lavoro di squadra con le istituzioni che vede coinvolte le istituzioni, l’Ice e il sistema camerale, la rete di rappresentanza estera e la struttura interna di Veronafiere – sottolinea il presidente Federico Bricolo –. Un’attività in linea con la mission aziendale che guarda in primis alla promozione delle etichette italiane, in un momento particolarmente delicato per il settore impegnato a fronteggiare l’impatto dell’aumento dei costi di produzione. Il Roadshow è anche una occasione di esplorare nuove opportunità per un presidio stabile della Fiera di Verona su alcuni mercati di interesse, come già in atto con Wine To Asia e Vinitaly China Road Show per la Cina e la più ampia area del Far East, e con Wine South America per il Brasile e il continente sudamericano».

«Si tratta di una iniziativa di promozione senza precedenti nella storia della manifestazione, che si aggiunge e implementa l’importante investimento di oltre 3 milioni di euro per l’incoming di buyer e operatori in vista del prossimo Vinitaly, in programma a Veronafiere dal 2 al 5 aprile – evidenzia l’amministratore delegato di Veronafiere, Maurizio Danese –. 50mila chilometri complessivi di viaggio verso i Paesi-obiettivo che rappresentano, sia in chiave prospettica che di consolidamento, buona parte del presente e del futuro commerciale del vino italiano nel mondo».

ll Roadshow di Vinitaly si articola in 13 tappe nell’ambito delle quali sarà presentata anche la 55^ edizione della rassegna, espressione internazionale del made in Italy enologico.  In programma in molti appuntamenti un percorso formativo curato dalla Vinitaly International Academy, creata da Veronafiere-Vinitaly proprio con la funzione di diffondere la conoscenza della unicità e varietà del patrimonio enologico italiano verso i buyer, gli operatori del settore ho.re.ca e dei mass media.
Prima tappa il 19 gennaio a Rust (Austria) a cui seguono Princeton (USA) il 23, New York (USA) il 24 e 25, Copenaghen (Danimarca) sempre il 24. Nel mese di febbraio il calendario prevede gli appuntamenti di Chicago (USA, 2 febbraio), Monaco (Germania, 6 febbraio), Bruxelles (Belgio, 7 febbraio), Zurigo (Svizzera, 8 febbraio), Londra (UK, 8 febbraio) e Cardiff (UK, 9 febbraio). Il mese si chiude con gli appuntamenti di Tokyo (Giappone, 21 febbraio) e Seoul (Corea del Sud, 23 febbraio), anch’esse in collaborazione con le istituzioni, Ice-Agenzia e il sistema camerale.

I 9 Paesi selezionati da Vinitaly per le missioni promozionali rappresentano i due terzi del valore e del volume di vino tricolore esportato nel 2022 (dati cumulati a settembre 2022). Per l’Osservatorio Uiv-Vinitaly sono oltre 10,5 i milioni gli ettolitri spediti (-2% sul corrispondente periodo del 2021), per un controvalore di 3,8 miliardi di euro, in aumento del 10%. In valore, gli Usa rappresentano il primo mercato per i prodotti nazionali (1,4 miliardi di euro, sempre a settembre 2022, e una quota del 25% sul totale fatturato dal settore vitivinicolo nel mondo), seguiti da Germania (851 milioni di euro, +6% e una quota del 15%) e UK (10% di share, 581 milioni di euro, per una crescita del 15%). Insieme questi tre mercati rappresentano la metà del totale valore/volume del vino italiano esportato nel mondo. In generale, tra spumante, frizzante e vini fermi in bottiglia, sono questi ultimi a fare la parte del leone sui 9 mercati: con valori superiori al 70% di quota in volume troviamo Germania, Corea, Giappone, Svizzera, con punte del 90% in Danimarca. Lo spumante ha alleggerito il peso dei fermi in Usa (33% contro 60%), ma soprattutto in UK (43% contro 55%), Belgio (38% contro 59%) e Austria (31% contro 46%). L’incidenza maggiore dei frizzanti la si trova invece in Austria (23% sul totale) e Germania (15%). Per l’Osservatorio, sommando i valori dei 9 mercati, i vini fermi totalizzano il 64% dei volumi esportati, gli spumanti sono al 28% e il resto (8%) va ai frizzanti.

Il 55° Vinitaly, che al progetto incoming internazionale abbina un Tour interno tra le principali imprese italiane del vino, si preannuncia ancora più strategico sul fronte del business, in particolare con innovazioni legate al B2B diretto aziende/buyer, ma anche con un potenziato “Taste and BUY”, con operatori individuati dalla rete internazionale di delegati della fiera in collaborazione con le imprese. Spazio anche al formato digitale, con la piattaforma “Vinitaly Plus” per il consolidamento dei rapporti commerciali lungo tutto il corso dell’anno e che permette la creazione di un’agenda per incontri durante i giorni di manifestazione tra buyer e produttori.

Wine & Siena 2023

Dal 27 al 30 gennaio 2023 Siena celebra le eccellenze premiate da The WineHunter Award al Santa Maria della Scala.

L’8^ edizione di Wine&Siena si terrà di nuovo nelle prestigiose sale del Santa Maria della Scala. L’evento, voluto dal Patron di Merano WineFestival Helmuth Köcher e dal presidente di Confcommercio Siena Stefano Bernardini, immerge produttori e visitatori a Siena dove il patrimonio culturale sposa le migliori produzioni enologiche e gastronomiche premiate da The WineHunter Award. Preziose le collaborazioni con Camera di Commercio di Arezzo Siena, il Comune di Siena, Banca Monte dei Paschi di Siena. Un percorso tra location uniche come il Palazzo Comunale, il Grand Hotel Continental Siena – Starhotels Collezione e il Santa Maria della Scala. Si inizia venerdì 27 gennaio 2023, taglio del nastro alle 18 a Palazzo Comunale. E poi alle 20 torna la Small Plates Dinner al Santa Maria Della Scala – Palazzo Squarcialupi. Con i percorsi sensoriali si parte alle 11 di sabato 28 gennaio al Santa Maria della Scala dove si andrà avanti fino alle 18 con la degustazione di prodotti enogastronomici degli espositori Wine, Food & Spirits, Extrawine, i Consorzi. Anche domenica 29 gennaio, stand aperti dalle 11 fino alle 18. Infine, con Wine&Siena 2023 torna la giornata di lunedì 30 gennaio dedicata agli operatori del settore e alla stampa, occasione unica per degustare e scoprire nuovi prodotti e conoscere le aziende produttrici.

Le Masterclass

Sei occasioni di fare approfondimento, di scoprire vini e particolari poco conosciuti grazie ai percorsi guidati di Wine&Siena, che si terranno tutti al Grand Hotel Continental Siena – Starhotels Collezione tra il 28 e il 29 gennaio. In programma, Alta Langa, i bianchi autoctoni del Friuli Venezia Giulia e poi sfilata di Champagne. Spazio anche per le microzone a confronto del Chianti Classico, la verticale di Riesling Renano della Mosella e i Rossi purosangue DOCG di sei diverse regioni italiane

Il 28 gennaio si parte alle 11.30 con Alta Langa – Alte Bolli, sarà l’occasione per scoprire questa prestigiosa bollicina piemontese. Alle 14, sempre di sabato 28, si rimarrà sempre a Nord, ma ci sposteremo verso est, e così saranno protagonisti I Bianchi Autoctoni del Friuli Venezia Giulia. Alle 16.30, spazio ai grandi rossi con Rossi purosangue DOCG di sei diverse regioni italiane.

La domenica 29 gennaio inizia con una Verticale di Riesling Renano della Mosella alle 11.30 per continuare alla grande con Catwalk Champagne alle 14, e l’opportunità di conoscere diversi vini Champagne davvero preziosi. Alle 16,30 si arriva in Toscana con Chianti Classico: microzone a confronto.

Per partecipare già da ora si può acquistare il biglietto sul sito all’indirizzo https://wineandsiena.com/masterclasses/.

“Barolo en primeur” 2022: grande successo per la seconda edizione dell’asta di solidarietà

‘Barolo en primeur’ 2022 raccoglie 769.800 euro a favore di progetti solidali,

quasi 170.000 euro in più rispetto alla prima edizione

Dei 24 in asta, 5 lotti sono stati aggiudicati a partecipanti presenti in diretta da New York e da Hong Kong. 

Il 13 novembre verrà battuto l’ultimo lotto all’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba che sicuramente porterà a superare la cifra di 800.000 euro.

Cuneo, 29 ottobre 2022 – Nuovo successo per Barolo en primeur.  La seconda edizione della grande gara di solidarietà promossa e organizzata da Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione CRC Donare ETS in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, che si è svolta venerdì 28 ottobre al Castello Grinzane Cavour, ha raccolto 769.800€ donati da generosi filantropi presenti in sala, in collegamento in diretta da New York e via telefono. A loro favore sono state donate 14 barriques di Barolo della vendemmia 2021, provenienti dalla Vigna Gustava di proprietà della Fondazione CRC, la quale si trova alle pendici del Castello di Grinzane Cavour, da ognuna delle quali si otterranno – al termine del periodo obbligatorio di affinamento previsto nel 2025 – 300 bottiglie uniche, contrassegnate da un’etichetta numerata, realizzata per l’occasione dall’artista internazionale Michelangelo Pistoletto. Inoltre, altri 10 sottoscrittori si sono aggiudicati le oltre 1.200 pregiate bottiglie di Barolo e Barbaresco – suddivise in 10 lotti sulla base del comune di produzione – che 70 produttori del Consorzio hanno messo gratuitamente a disposizione dell’asta, per contribuire alla raccolta fondi a favore della Scuola Enologica di Alba.  

Il risultato dell’asta solidale, battuta dal Direttore di Christie’s Italia Cristiano De Lorenzo, cresce così di quasi 170.000€ rispetto agli oltre 600.000 dell’evento di ottobre 2021 (completato con i 60.000€ del quindicesimo lotto battuto all’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba a novembre 2021) e andrà interamentedevoluto a favore di progetti no-profit. Dei 24 in asta, 5 lotti sono stati aggiudicati a partecipanti presenti in diretta da New York e da Hong Kong.

Record per il lotto numero 23, battuto per 45.000 euro e per il lottospeciale da 500 litri – che equivale a circa 660 bottiglie di vino, aggiunto al termine dell’Asta dal Presidente della Fondazione CRC Ezio Raviola – battuto per la cifra straordinaria di 175.000 euro. Mentre i lotti comunali dei produttori sono stati aggiudicati per cifre che hanno complessivamente quasi raddoppiato le basi d’asta

Il vino delle barriques di Barolo en primeur è vinificato da ENOSIS Meraviglia di Donato Lanati, uno dei massimi esperti internazionali del settore, ed è giudicato dal wine critic e CEO di Vinous Antonio Galloni, il quale ha assegnato un range di punteggi medi che vanno da 92 a 94 e ha coniato gli NFT (Non Fungible Token), certificato di autenticità digitale garantito tramite blockchain, che saranno annessi ad ogni bottiglia.  

Delle 14 barriques battute durante l’asta, 7 sono già associate ad altrettante realtà beneficiarie mentre chi si è aggiudicato le altre 7 barriques deciderà a chi destinare i fondi. In particolare, Barolo en primeur ha scelto di sostenere un progetto di promozione e recupero dei saperi e del paesaggio dell’Alta Langa, la cosiddetta “Banca del Fare”, promosso da Fondazione Matrice ETS; il progetto “Nega-so”, con cui si persegue l’obiettivo di riflettere sui flussi migratori e incentivare l’integrazione, promosso dalla Cooperativa sociale Liberitutti; il progetto di restauro e valorizzazione della cantina storica di Villa Arconati, promosso da Fondazione Augusto Rancilio; il progetto “L’energia dell’arte, tra natura, scienza e tecnologia”, un percorso di avvicinamento all’arte contemporanea e alla sostenibilità, promosso dal Castello di Rivoli – Museo di Arte Contemporanea; il Progetto “CivicAttiva”, con cui si propongono alle scuole percorsi di cittadinanza attiva per stimolare i giovani al cambiamento e alla sostenibilità, promossa dall’Associazione Robert F. Kennedy Human Rights Foundation; il progetto “Nuove forme di vita” per educare i bambini tra i 5 e 12 anni al patrimonio culturale, promosso dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo; e infine il progetto “Scuole di quartiere – RELOADED”, che supporta alunni in difficoltà sociale e comportamentale con metodologie pedagogiche innovative, promosso dalla Cooperativa sociale LUNETICA

L’edizione di Barolo en primeur appena conclusa si conferma di altissimo livello e ci regala grandi soddisfazioni – commenta Ezio Raviola, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo. Cresce la partecipazione sia dei filantropi italiani che stranieri, cresce il radicamento sul territorio, cresce il numero di progetti sostenuti e cresce il ricavato a fini sociali. Un segnale molto più che positivo che ci incoraggia a proseguire nella direzione tracciata. La sfida, ora, è proiettata al futuro per ampliare la platea dei donatori-acquirenti e sostenere, con la prossima edizione, un numero sempre maggiore di enti non-profit“. 

“La grande partecipazione di investitori interessati ai “fine wines” – aggiunge Matteo Ascheri, Presidente del Consorzio Barolo Barbaresco Langhe Alba Dogliani – è un risultato eccezionale, che rappresenta una solida base dalla quale partire per il coinvolgimento sempre maggiore dei produttori di Barolo e Barbaresco nello sviluppo di questo progetto che è solo alla sua seconda edizione.  Ed è anche il segnale che il modello di vendita “in anteprima” può e deve essere una prospettiva valoriale per Barolo e Barbaresco, vini conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo, che potranno così aprire la strada e presidiare il mercato dell'”en primeur”, ancora poco sviluppato in Italia“. 

Le offerte per Barolo en primeur si chiuderanno domenica 13 novembre durante l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, sempre dal Castello di Grinzane Cavour e in live streaming con Hong Kong: verrà messa all’asta la quindicesima e ultima barrique della Vigna Gustava e la donazione sarà devoluta a favore della charity internazionale Mother’s Choice,che opera dal 1987 in favore dei bambini orfani e delle giovani madri in difficoltà.