Non di rado il vino definito comunemente e impropriamente – secondo gli autori – rosato viene considerato di seconda fascia rispetto alle tipologie bianco e rosso. Non sempre, però, è stato così. A raccontarci il ruolo da protagonista che questo vino ha avuto soprattutto in passato provvedono ora Giuliae Luigi Cataldi Madonna – ultime generazioni di viticoltori nella storica azienda di famiglia impiantata in agro di Ofena (AQ)
Il volume, oltre all’obiettivo divulgativo, si pone come momento di riflessione per condividere l’idea degli autori di individuare nella denominazione ‘rosa’ – invece del ‘rosato’ o del ‘rosé’ – una nuova opportunità per il settore, valorizzando tutte le espressioni territoriali della produzione rosa italiana.
Attraverso una raffinata analisi storica, artistica, linguistica e culturale, le pagine del volume raccontano quindi di come, fin dalle sue origini, il vino (da uve rosse) nasca in realtà rosa. Secolo dopo secolo ne viene narrata l’evoluzione, spesso vittima di una confusione terminologica e di una reputazione poco consona alla sua reale qualità. Il riaffermarsi del vino rosa come progenitore del vino rosso si delinea attraverso un’analisi approfondita di contributi illustri (anche artistici) e tecniche di vinificazione, fino ad arrivare al risorgimento qualitativo e culturale dei nostri giorni, promosso soprattutto dai francesi.